Installare WINE 6.0 su Ubuntu Linux 18.04 o superiore

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il mio vicino di casa ha uno zerbino simile a questo, e non ho resistito ad inserirlo come immagine, dato che in questo post parliamo di WINE, che non significa in questo caso vino, ma è l’acronimo di Wine Is Not Emulator, ovvero wine è un programma open-source, gratuito e facile da usare, che permette di eseguire applicazioni Windows su sistemi Linux e Unix like compreso MacOSX.
In pratica Wine, che ripetiamo non è un emulatore, è un layer di compatibilità che traduce le chiamate API di Windows, offrendo implementazioni alternative e open source delle DLL, in chiamate Posix, con il  vantaggio, rispetto a virtualizzare o emulare, di risparmiare notevoli risorse hardware.
Ora ci sono diversi motivi perchè una persona voglia utilizzare un programma windows su un sistema open-source come GNU-Linux; in primis le abitudini sono dure a morire oppure non si è trovata un’alternativa open source ad uno specifico programma con specifiche funzioni, infine la pigrizia del cambiamento che forse è la motivazione più plausibile 🙂 Esistono siti web che forniscono elenchi di software alternativi open-source e gratuiti ai software commerciali come osalt.com  o alternativeto.net e molti altri disponibili in rete.
Ora vediamo come installare la versione attuale di wine, la 6.0, su una macchina Ubuntu Linux 18.4 o superiori:
Dalla shell diamo il comando per abilitare l’architettura a 32bit perchè le ultime macchine sono esclusivamente a 64bit:

sudo dpkg --add-architecture i386

poi digitiamo i comandi per scaricare il pacchetto e  aggiungere la chiave della repository di wine:

wget -nc https://dl.winehq.org/wine-builds/winehq.key
sudo apt-key add winehq.key
sudo add-apt-repository 'deb https://dl.winehq.org/wine-builds/ubuntu/ bionic main'
  (per ubuntu 18)

poi aggiornare la lista pacchetti sorgenti e installare l’ultima versione stabile di wine:

sudo apt-get update
sudo apt-get install --install-recommends winehq-stable

se durante l’installazione si blocca con il messaggio “winehq-stable : Depends: wine-stable (= 6.0.0~bionic)”, occorre aggiungere un’ulteriore PPA (Personal Package Archive) per correggere l’errore e continuare il processo d’installazione:

sudo add-apt-repository ppa:cybermax-dexter/sdl2-backport
sudo apt-get update
sudo apt-get install --install-recommends winehq-stable

Il software offre alcune utilità di sistema che chiederà di installare dopo aver avviato wine:

  • Winecfg: strumento di configurazione, che consente di aggiungere librerie software, cambiare le impostazioni del programma;
  • Wine-Gecko: browser web integrato, utile quando una applicazione installata tramite Wine cerca di visualizzare un sito internet.
  • Wine-Mono: implementazione open source di .NET Framework.
  • Winetricks: script per scaricare e installare varie librerie di runtime necessarie per eseguire alcune applicazioni in Wine.
  • Wine Uninstaller: strumento di rimozione delle applicazioni.

Dopo aver terminato il processo di installazione di tutte le componenti richieste ,testiamo subito wine provando ad utilizzare un programma windows come Winscp in questo caso scaricato dal sito portableapps.com che contiene software free e opne source eseguibile senza installazione.
Sempre dalla shell lanciamo wine con il nome programma in questo caso WinSCPPortable_5.17.7.paf.exe.

wine WinSCPPortable_5.17.7.paf.exe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ecco avviato WinScp per windows nel nostro Ubuntu:

Sul sito di Wine trovate un database dei software compatibili con wine e come risolvere alcune problematiche  di funzionamento e compatibilità.
Infine per i più nerd 😀 ecco uno schema architetturale del funzionamento di Wine tratto dalla pagina su wine su wikipedia:

Sempre dallo stesso sito vorrei citare il paragrafo “Rapporti di Microsoft con Wine” giusto per farci un idea di come è visto veramente il software open source e le sue potenzialità in casa Microsoft:

Microsoft non ha mai reso dichiarazioni pubbliche su Wine. Comunque Microsoft Windows Update blocca eventuali aggiornamenti delle applicazioni Microsoft che girano in ambienti Wine. Il 16 febbraio 2005, Ivan Leo Puoti scoprì che Microsoft setacciava il registro di Windows alla ricerca di chiavi relative a Wine per impedire l’utilizzo di Windows Update. Poi scrisse:

«[…] anche se questo è solo un primo tentativo, stanno tentando di discriminare gli utenti Wine. Se questo può essere accettabile per componenti del sistema operativo, questa è probabilmente una violazione delle leggi antitrust»

Il sistema Windows Genuine Advantage (WGA) controlla anch’esso l’esistenza di chiavi Wine nel registro. Le FAQ dichiarano esplicitamente che WGA non funzionerà sotto Wine perché non è un “genuine Windows”: “Quando il WGA trova WINE in esecuzione sul sistema, notificherà all’utente che stanno eseguendo un Windows non originale e non permetterà il download in quel sistema”. Alcuni sono riusciti a far funzionare il WGA in ambienti Wine.

Windows Media Player 11 richiede WGA, quindi non può essere installato su sistemi con Wine. Di contro è stato rimosso il controllo WGA di Internet Explorer 7 ed è possibile installarlo con Wine.

Quindi se potete passate del tutto a software open source e condividete la gioia e la produttività di utilizzare software libero e sicuro 😀

IZ

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