Chiedi il rimborso del SISTEMA (IN)OPERATIVO!!

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sistema inoperativoMi sembra utile condividere queste informazioni sulla possibilità di avere il rimborso del costo del sistema winzoz, preinstallato in quasi tutti i pc da quasi tutti i vendor, quando una persona decide di installare un sistema operativo open source, e di non utilizzare quello di casa microsoft, forzatamente installato nell’hardware acquistato.
Il motto è: “IL COMPUTER E’ MIO E QUELLO CHE CI INSTALLO LO DECIDO IO!!!”
Condivido in merito le informazioni ricevute tramite la newsletter italiana di ubuntu n°6 del 2021
Lenovo non rimborsa la licenza Windows: il giudice le infligge una multa di €20.000:
Quando compriamo un computer, siamo abituati a vedere preinstallato Windows come sistema operativo all’interno della macchina. Licenza che per l’utente naturalmente ha un costo nella spesa finale. Quindi chi compra un computer e, per esempio vuole installarci Linux, perché magari Windows non gli piace e non vuole utilizzarlo, allora può farsi restituire la quota di Windows da lui pagata, cioè 40 euro. Nulla di inventato, giusto per essere precisi, perché a dar conforto ai consumatori c’è una sentenza emanata dalla cassazione, risalente al 2014, che sancisce il diritto da parte dell’utente dopo aver effettuato l’acquisto, di chiedere il rimborso della licenza di Microsoft Windows preinstallata nella macchina, e che talune volte viene fatta pagare anche a coloro che non la accettano e che abitualmente installano una distribuzione GNU/Linux. Tuttavia, non sempre tutte le persone applicano o sono a conoscenza di queste vicende. E qui entra in gioco ILS (Italian Linux Society), che tramite una  pagina web ( https://sistemainoperativo.it/ ), segue l’avanzamento di tale fenomeno, che quasi rappresenta una “tortura” messa in atto da alcune aziende tecnologiche.
Questa sostanzialmente è la storia che in questi anni ha vissuto Luca Bonissi, appassionato del software libero e, che forte del suo diritto, ha portato l’azienda Lenovo e non solo, in tribunale per il riconoscimento del rimborso. Infatti, nel marzo 2018 Luca dopo aver acquistato un computer Lenovo ed essersi accorto che al suo interno era preinstallato Windows, ha immediatamente contatto il supporto per conoscere le modalità di restituzione e di rimborso del software. La risposta da parte dell’azienda è stata un totale diniego, come le varie segnalazioni alle autorità competenti, più precisamente all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ( https://agcm.it/ ), che hanno il compito di monitorare e intervenire in questi casi.
Luca ha così deciso di agire per vie legali e di difendersi, in un primo istante, da solo in tribunale notificando davanti al giudice di pace, l’atto con cui citava in giudizio l’azienda. Tuttavia, Lenovo forte dalla sua reputazione, non si è di certo spaventata, respingendo ogni tipo di accusa. A questo punto Luca, ha giocato l’ultima carta a lui disponibile, cioè il ricorso all’assistenza di un legale. Nel Giugno 2019 si è concluso il processo, dove il giudice ha riconosciuto il diritto al rimborso pari alla somma della licenza di Windows (42 euro) e di 130 euro per le spese processuali.
Tutto è finito per il verso giusto penserete, invece no, perché Lenovo con una certa presunzione, dopo poco più di un mese, ha notificato davanti al giudice un atto di 59 pagine con le quali intendeva ottenere una completa revisione della sentenza, indicandola completamente errata in ogni sua parte. La complessità dell’atto di citazione da parte dell’azienda ha costretto Luca a difendersi nuovamente in appello con un avvocato, con prima ed unica udienza tenutasi il 19 Dicembre 2019. Dopo quasi un anno, a Dicembre 2020, il giudice ha rigettato nuovamente tutti i motivi elencati da Lenovo, indicando che il diritto al rimborso del software preinstallato è dovuto. Non è di certo finita così e tenetevi forte, perché qui arriva la sorpresa: oltre alle spese legali, il giudice ha disposto la liquidazione di un  punitive damage ( https://it.wikipedia.org/wiki/Danni_punitivi ) di 20.000 euro a Luca per il danno subito.
Per concludere, ringraziamo Luca per la sua fermezza e perseveranza e nell’aver condiviso questa esperienza con l’intera comunità. Per chi volesse visionare l’intera documentazione, o segnalare qualsiasi tipo di problema riguardante le licenze, consigliamo di vistare la pagina sistemainoperativo.it ( http://wiki.ubuntu-it.org/http:www.sistemainoperativo.it )

Forza Luca e a tutti quelli che portano avanti queste piccole battaglie personali ma dal grande impatto sulla libertà di tutti!

IZ

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