Ultimi Aggiornamenti degli Eventi

OPEN SOURCE – cos’è, come utilizzarlo e come migrare in modo lento.

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Venerdì 9 Aprile sono stato ospite del circolo Movimento per la Decrescita Felice – Circolo di Brescia per una chiacchierata sul mondo del Software Open Source e Libero e sull’importanza e consapevolezza della libertà digitale!
Qui sotto trovate il video della serata :
video_serata_opensource_mdf

Qui sotto trovate la presentazione:

Buona visione!

Chiedi il rimborso del SISTEMA (IN)OPERATIVO!!

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sistema inoperativoMi sembra utile condividere queste informazioni sulla possibilità di avere il rimborso del costo del sistema winzoz, preinstallato in quasi tutti i pc da quasi tutti i vendor, quando una persona decide di installare un sistema operativo open source, e di non utilizzare quello di casa microsoft, forzatamente installato nell’hardware acquistato.
Il motto è: “IL COMPUTER E’ MIO E QUELLO CHE CI INSTALLO LO DECIDO IO!!!”
Condivido in merito le informazioni ricevute tramite la newsletter italiana di ubuntu n°6 del 2021
Lenovo non rimborsa la licenza Windows: il giudice le infligge una multa di €20.000:
Quando compriamo un computer, siamo abituati a vedere preinstallato Windows come sistema operativo all’interno della macchina. Licenza che per l’utente naturalmente ha un costo nella spesa finale. Quindi chi compra un computer e, per esempio vuole installarci Linux, perché magari Windows non gli piace e non vuole utilizzarlo, allora può farsi restituire la quota di Windows da lui pagata, cioè 40 euro. Nulla di inventato, giusto per essere precisi, perché a dar conforto ai consumatori c’è una sentenza emanata dalla cassazione, risalente al 2014, che sancisce il diritto da parte dell’utente dopo aver effettuato l’acquisto, di chiedere il rimborso della licenza di Microsoft Windows preinstallata nella macchina, e che talune volte viene fatta pagare anche a coloro che non la accettano e che abitualmente installano una distribuzione GNU/Linux. Tuttavia, non sempre tutte le persone applicano o sono a conoscenza di queste vicende. Leggi il seguito di questo post »

Installare WINE 6.0 su Ubuntu Linux 18.04 o superiore

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il mio vicino di casa ha uno zerbino simile a questo, e non ho resistito ad inserirlo come immagine, dato che in questo post parliamo di WINE, che non significa in questo caso vino, ma è l’acronimo di Wine Is Not Emulator, ovvero wine è un programma open-source, gratuito e facile da usare, che permette di eseguire applicazioni Windows su sistemi Linux e Unix like compreso MacOSX.
In pratica Wine, che ripetiamo non è un emulatore, è un layer di compatibilità che traduce le chiamate API di Windows, offrendo implementazioni alternative e open source delle DLL, in chiamate Posix, con il  vantaggio, rispetto a virtualizzare o emulare, di risparmiare notevoli risorse hardware.
Ora ci sono diversi motivi perchè una persona voglia utilizzare un programma windows su un sistema open-source come GNU-Linux; in primis le abitudini sono dure a morire oppure non si è trovata un’alternativa open source ad uno specifico programma con specifiche funzioni, infine la pigrizia del cambiamento che forse è la motivazione più plausibile 🙂 Leggi il seguito di questo post »

Privacy warning: scoperte 450 apps che tracciano la posizione dell’utente.

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La parola privacy è diventata una di quelle parole forse più ripetuta, scritta e nominata degli ultimi anni, ma infine, soprattutto per il concetto che esprime, la parola più violentata di sempre.
Nonostante sia materia di legge, di garanti, e di trattamenti dei dati, diciamoci francamente la verità: la privacy, cioè la riservatezza dei dati personali, rimane un miraggio, soprattutto se si parla di smartphone, perché uno dei problemi principali che possono sorgere con le applicazioni sul proprio telefono, è il monitoraggio continuo della posizione, che è possibile in alcuni casi limitare, ma mai poter controllare veramente.
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Dove sono stato?

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Dopo più di 5 anni di assenza dal mio blog, scrivo un nuovo post con l’intento di aggiornare le notizie su di me e le mie attuali attività, e mi rendo conto, mentre lo faccio, di quante cose siano nel frattempo cambiate, tanto da sembrare vite separate ed invece è una vita unica, nel flusso di un percorso di cambiamento personale.
Il mio ultimo articolo è stato scritto nel 2016 anno in cui ho maturato e consolidato alcune consapevolezze che mi hanno portato a volere una pausa da quel mondo lavorativo che comportava sempre più conformismo e accettazione di un sistema in cui non mi riconoscevo più. Leggi il seguito di questo post »

LinuxDay 2016 Bologna

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indexIn occasione del sedicesimo Linux Day (22 ottobre 2016), giornata nazionale promossa da Italian Linux Society a sostegno di GNU/Linux e del Software Libero, l’Emilia Romagna Linux Users Group organizza:

linuxday@erlug

Nel corso della giornata, totalmente gratuita, si terranno una serie di conferenze e workshop incentrate sul sistema operativo GNU/Linux ed il Software Libero, con talk sia tecnici che di carattere introduttivo.

L’evento si terrà presso l’Istituto di istruzione superiore Belluzzi Fioravanti, in via Giovanni Domenico Cassini 3, Bologna.
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Qubes OS

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qube_logoContinuando sul tema della sicurezza informatica, Qubes OS è una distribuzione linux , free e open source (FOSS), che ha l’obiettivo di rendere sicuri desktop e laptops. Ma il concetto di sicurezza introdotto in Qubes OS travalica l’approccio tradizionale alla sicurezza di un qualunque sistema operativo, ovvero dotarsi di un buon antivirus e di un firewall software, non è più sufficiente a rendere un sistema immune sopratutto dai malware, che diventano sempre più sofisticati e che sfruttano le vulnerabilità e i bugs di molti software popolari.
L’approccio alla base di Qube OS è chiamato “security by compartmentalization“, che consente di lanciare ogni singola app (AppVMs) e software presente, tramite un istanza virtuale isolata e separata dal vero sistema, creando a tutti gli effetti dei template di  macchine virtuali dedicate per ogni applicazione che si utilizza, chiamati “domains”.
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Tails Linux 2.0

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tails-stickerTails è l’acronimo di “The Amnesic Incognito Live System” ovvero un sistema che ha lo scopo di preservare la privacy e garantire l’anonimato in rete.
Si tratta di una distribuzione linux, rilasciata sotto licenza GPL 3, basata su Debian 8 (Jessy) e su Gnome Classic Shell 2.0, ed è stata progettata per essere “live” ovvero utilizzabile direttamente tramite un supporto removibile , come le pendrive usb, o come un live CD, perchè di default è configurato per non salvare alcun dato in locale  e quindi non lascia traccia di dati sul disco nel computer che si sta utilizzando perchè lavora in  RAM, almeno che non sia l’utente a forzare questa opzione.
L’anonimato in rete e il raggiro della censura avviene inoltrando tutte le connessioni in uscita attraverso il sistema di comunicazione anonima Tor e tutte le connessioni dirette in entrata sono bloccate in quanto non anonime.
Infine vengono crittografate file, messaggi di posta elettronica e di messaggistica istantanea tramite il protocollo OpenGPG.
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Proxmox Virtual Environment 4.0

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proxmox4Proxmox Server Solution ha rilasciato la versione 4.0 della potente piattaforma  open source di virtualizzazione Proxmox Virtual Environment.
Questa nuova versione è basata su Debian Jessie 8.2.0 con un aggiornamento al kernel 4.2QEMU in versione 2.4 e l’ultima versione del pacchetto Ceph Server 0.94.
Il cambiamento più significativo riguarda il nuovo Proxmox VE HA Manager con integrato HA Simulator e il passaggio alla virtualizzazione basata su container con Linux Containers (LXC) che sostituisce il precedente OpenVZ. Altre nuove funzionalità introdotte includono una console integrata NoVNC, DRBD9 (come technology preview), e il supporto completo di IPv6 sia per le macchine virtuali, i contenitori, e gli host.

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LinuxDay 2015 Bologna

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linuxday_fullcolor_smallIn occasione del quindicesimo Linux Day (24 ottobre 2015), giornata nazionale promossa da Italian Linux Society a sostegno di GNU/Linux e del Software Libero, l’Emilia Romagna Linux Users Group organizza:

linuxday@erlug

Nel corso della giornata, totalmente gratuita, si terranno una serie di conferenze incentrate sul sistema operativo GNU/Linux ed il Software Libero, con talk sia tecnici che di carattere introduttivo.
L’evento si terrà presso l’Istituto di istruzione superiore Belluzzi Fioravanti, in via Giovanni Domenico Cassini 3, Bologna.
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HackInBo winter edition 2015

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logo_hbEccoci al secondo appuntamento bolognese del 2015 di HackInBo, che si terra il 17 ottobre nella solita location della Sala Borsa.
Il tema di quest’edizione sarà la “Network Security”, argomento caro agli specialisti IT ma anche agli appassionati di sicurezza informatica.
I biglietti di quest’edizione, che ricordo è un evento gratuito ma con registrazione, sono finiti nel brevissimo tempo di 8 ore ma rimane attiva la lista d’attesa nel caso qualche partecipante registrato non potesse più partecipare.
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Proxmox ve HA Cluster

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logoIn questo post  vedremo come realizzare un HA Failover Cluster utilizzando due nodi di proxmox ve 3.4.
Con l’implementazione di un cluster, si è in grado di bilanciare il carico di lavoro su diversi host, ed è generalmente consigliato per essere distribuito su almeno tre nodi per aumentare la disponibilità delle macchine virtuali (HA).
All’interno del cluster
è possibile eseguire la migrazione in tempo reale (live) delle macchine virtuali, anche se non si dispone di storage condiviso ed in  caso di manutenzione hardware, è possibile spostare “al volo” le macchine virtuali su un altro nodo, senza tempi di inattività (o downtime limitato), infatti se una macchina virtuale o contenitore (VM o CT) è configurato come HA e un host fisico va in failure la VM viene riavviata automaticamente su uno degli altri nodi che compone il cluster.
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Gnome Boxes

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gnome_boxesNel precedente post è stato visto come gestire macchine virtuali tramite il Virtual Machine Manager come alternativa a software di terze parti come Virtualbox o vmware.
Un’altra applicazione open source che sfrutta la funzionalità di virtualizzazione nativa del kernel linux è Gnome Boxes.
Come dice il nome stesso questa applicazione è stata sviluppata dalla comunità gnome e si integra quindi perfettamente con l’ambiente desktop gnome 3 presente su una qualsiasi distribuzione linux.
Il pacchetto di installazione è presente nei repository ufficiali ed è quindi installabile tramite il packet manager della distribuzione utilizzata.
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